La Forza della Libertà è il tema su cui si è sviluppato il convegno enogastronomico di quest’anno di Identità golose Milano. Libertà intesa come libertà di pensiero, di creatività, di ricerca di nuovi prodotti, di contaminazione tra culture e di “scambi alimentari”. Non bisogna andare alla ricerca di qualcosa di nuovo, ma basta girarsi intorno per trovare il nuovo in ciò che noi abbiamo già. Come ha detto lo chef Massimo Bottura in Auditorium lunedì 7, basta guardarsi intorno per creare un piatto con ciò che la natura ci offre. In queste tre giornate grandi nomi della cucina italiana ed internazionale hanno calpestato il palco dell’ Auditorium, non tanto per attraversarlo, ma per condividere con il pubblico il loro pensiero sulla libertà di espressione in cucina, tra questi Davide Scabin, Massimiliano e Raffaele Alajmo, Carlo Cracco, Niko Romito, Enrico Crippa, Paolo Lopriore, Annie Féolde, Sanjay Dwivedi e tanti altri. Nelle sale, invece, altri chef hanno presentato le loro nuove creazioni e ne hanno spiegato le varie tecniche. Domenica nella sala Blu 1 si è dato spazio alle Identità di Gelato e alle Identità di Formaggio, mentre in sala Blu 2 sono andate in scena le identità Naturali. Nella sala Gialla 3 appuntamento con le Identità di Champagne. Lunedì, in sala Blu 1, è stata la volta delle Identità di Caffè e in sala Blu 2 l’attenzione è stata rivolta al mondo delle paste lievitanti e quindi alle Identità di Pane, e in sala Gialla 3 nuovo appuntamento con gli abbinamenti delle Identità di Champagne. Martedì la sala Blu 1 è stata dedicata alle Identità di Pasta, la sala Blu 2 alle Identità di Mare e la sala Gialla 3 alle Identità di Champagne. Contemporaneamente a queste tre giornate, la scuola di Identità golose ha organizzato, in una sala attigua al convegno, una serie di cooking shows che davano la possibilità agli appassionati di conoscere alcuni chef italiani e le loro ricette.
