Verona

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Sono stata per un paio di giorni a Verona, io e mio marito avevamo affittato un delizioso appartamentino sul Lungoadige (“Civico 5”- Lungadige Sammicheli 5), e, al mattino, la città, invasa dal sole, mi appariva silenziosa e bellissima. Mi svegliavo con  la voglia di correre, non per perdere peso (anche se ne avrei bisogno), ma perché l’Adige mi sussurrava di percorrerlo per conoscerlo meglio e per guardare la città da un’altra prospettiva. E, anche se non sono mai esistiti, mi piaceva credere che le strade che stavo calpestando io erano le stesse percorse, un tempo, da Romeo e Giulietta.

La città comincia a cambiare “forma” verso le 10, all’apertura dei negozi: le strade si riempiono di turisti, e, Piazza delle Erbe diventa un grande mercato dove puoi trovare  invitanti bicchieri di frutta affettata e souvenirs. In via Mazzini noti un convulso movimento di gambe di gente che si sbizzarrisce nelle shopping più frenetico. Noi, invece, che già conosciamo Verona, ci dedichiamo ai peccati di gola: per la nostra prima colazione veronese andiamo alla “Dolce Locanda” (via Valerio Catullo 12/14). Nata grazie alla famiglia Perbellini, questa pasticceria è famosa per la millefoglie, che di solito vendono a fette di forma rettangolare non inferiori a 500 gr, ma ci sono anche le monoporzioni. Ci tuffiamo su una cheese cake ai lamponi e una sfoglia alle mele, un cappuccino e un caffè. La giornata prosegue con un giro in Piazza Bra dove si trovano gli stand delle “Piazze dei Sapori”, manifestazione che da quattordici anni, porta nei centri storici d’Italia, i prodotti tipici del nostro Paese. Abbiamo assaggiato gli asparagi di Lambrotta, la pearà (una salsa tipica del veronese preparata con pane, pepe, burro, midollo di bue, brodo  e che di solito accompagna i lessi di carne) e il cotechino, i cannoli siciliani, il caciocavallo di vacca bruna, il pane di Altamura, ecc. Poi una sosta all’Urban Caffè di Claudio Sona (via Alberto Mario 6). Un posto carinissimo, dove potrete gustare da un aperitivo, ad un primo, o fermarvi, in un’atmosfera frizzante, a parlare con un gruppo di amici. A pranzo potete andare  “Al pompiere” (Vicolo Regina D’Ungheria 5), una trattoria molto carina in centro dove potrete assaggiare i piatti tipici della tradizione veronese. Mi raccomando è d’obbligo l’assaggio dei salumi! Non scherzano nemmeno i bigoli di pasta  all’uovo d’oca con ragù d’oca, e la guancia di manzo brasata nell’Amarone (un vino tipico veronese della Valpolicella che ha ottenuto la sigla DOCG – denominazione di Origine Controllata e Garantita)! Se avete voglia di provare anche la cucina di uno degli chef che hanno fatto la storia della cucina veronese, vi consiglio “Casa Perbellini” del pluristellato Giancarlo Perbellini (Piazza San Zeno 16). La scelta del menù degustazione ci ha dato la possibilità di capire il percorso dello chef, ed  è stata un’esperienza unica: siamo passati dal dolce al salato senza che i sapori si siano  mai sovrapposti o abbiano creato fastidio al palato, piatti puliti e raffinati. Di questa esperienza, mi ha colpito piacevolmente, la presenza costante dello chef che ci ha accolti con molto cura e attenzione, come se fossimo invitati a casa sua. Per una colazione particolare consiglio “Flego”(via Stella 13). Qui troverete una pasticceria più moderna, ma gustatevi un dolcino  nella sala da thè accogliente ed elegante,   sorseggiate anche un buon cappuccino, e vi sembrerà che il tempo non sia più così importante! Se, invece, avete voglia di assaggiare qualcosa di particolare come una sfoglia con dentro una mela, la troverete al panificio “De Rossi” (Corso Porta Borsari 3). Se all’improvviso avete un calo di zuccheri, e vi va di prendere un  calice di vino e di provare degli stuzzichini sfiziosi,  provate l’osteria “Del bugiardo” (Corso Porta Borsari 17). Un altro posto caratteristico dove potrete gustare la cucina tipica veronese è “ La taverna di via stella” ( via stella 5/C).  Per stare tranquilli lontano dalla confusione, consiglio “l’Osteria Sgarzarie” (Corte Sgarzarie 14/A), le pappardelle al ragù di lepre e Amarone, sono buonissime! Insomma, non si finisce mai di “assaggiare” Verona! Sapevate che il riso Vialone Nano Veronese dal 1996 è l’unico riso in Europa ad aver ottenuto il marchio IGP dall’Unione Europea?

Provate il risotto all’Amarone e Monte Veronese  (un formaggio prodotto nei monti della Lessinia)!

P.S

mi raccomando non andate da soli a Verona per due motivi:

  • perchè non potete visitare la città dell’amore eterno da soli;
  • perchè il risotto all’Amarone lo servono in porzioni per due!
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